• Home
  • /
  • Comunicati
  • /
  • Il circo si rivoluziona. A Napoli nasce l’era del “Circo etico” e degli operatori emozionali

Il circo si rivoluziona. A Napoli nasce l’era del “Circo etico” e degli operatori emozionali

Napoli si conferma avamposto di un’innovazione culturale senza precedenti nel mondo dello spettacolo viaggiante. Sotto il tendone dell’Imperial Royal Circus della famiglia di Rodolfo Dell’Acqua, ha preso ufficialmente il via il modello del “Circo etico”, una visione che ridefinisce il legame uomo-animale trasformando lo spettacolo in un’esperienza di rispetto e conoscenza.

Dall’addestramento alla mediazione culturale

La rivoluzione parte dalle figure professionali: scompare il tradizionale addestratore per lasciare il posto all’Operatore Emozionale. Non più un “domatore”, ma un custode che accompagna il pubblico alla scoperta dell’animale, spiegandone la storia, la biologia e le necessità etologiche. L’obiettivo non è lo stupore per l’esercizio forzato, ma la meraviglia dell’incontro autentico.

Il successo di Giugliano: la risposta del pubblico

Il grande successo di affluenza che l’Imperial Royal Circus sta registrando al Parco Commerciale del Sud (Giugliano) testimonia come il pubblico campano sia profondamente legato alla tradizione circense, ma altrettanto sensibile al tema del benessere animale. Le famiglie e le istituzioni scolastiche locali hanno accolto con entusiasmo questo nuovo standard, riconoscendo nel circo un presidio educativo e una risorsa per il territorio.

Il convegno del 7 Gennaio: difesa del lavoro e contro la gogna mediatica

In questo scenario di rinascita, resta però aperta la ferita delle discriminazioni subite dai lavoratori del settore. Il 7 gennaio, l’azienda circense, in stretta collaborazione con il SIAC Europa, ospiterà il primo convegno dedicato al benessere animale in ambito circense.

L’evento si pone l’obiettivo di smontare i pregiudizi che da anni colpiscono la categoria. Il SIAC Europa denuncia con fermezza la gogna mediatica alimentata da chi, spesso per fini elettorali o ideologici, dipinge i circensi come “torturatori”.

“Il pubblico ama il circo classico e lo dimostra ogni giorno con la sua presenza – spiegano gli organizzatori -. Non accetteremo più che la dignità di lavoratori onesti venga calpestata da narrazioni distorte che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di migliaia di famiglie. Il Circo Etico è la risposta concreta: protezione degli animali e tutela dei lavoratori devono camminare insieme”.

Standard elevati e futuro del settore

Il “Circo etico” garantisce spazi ampi, rispetto dei ritmi biologici e assenza di ogni forma di coercizione. Un modello che non toglie magia allo show, ma lo rende più umano e sincero, confermando che il circo è, e resta, la “grande famiglia” dei napoletani.

SIAC Europa

 

Condividi: