• Home
  • /
  • Festival
  • /
  • Clownterapia, formazione e testimonianze: il cuore sociale del Clown&Clown Festival

Clownterapia, formazione e testimonianze: il cuore sociale del Clown&Clown Festival

Il Clown&Clown Festival non mai stato soltanto spettacolo e divertimento, ma anche un luogo dove si riflette e si condivide il valore della fragilità e dell’impegno sociale. In occasione della sua 21ª edizione, dedicata al tema “Connessioni & Connessioni”, il festival ospita un ricco programma di incontri, workshop e testimonianze dedicati alla clownterapia e all’arte della relazione. Un’occasione preziosa per formatori, operatori, studenti e professionisti del mondo sanitario e sociale, ma anche per chiunque voglia riscoprire il significato profondo del legame umano autentico in un’epoca dominata dalle connessioni virtuali. Il sorriso, ancora una volta, diventa strumento di cura, dialogo e trasformazione.

Sabato 4 ottobre alle ore 10:00, in Piazza Aldo Moro, si terrà l’incontro-dialogo “E se non fossi stato un clown? – Meraviglie, disagi e turbolenze nella vita di un clown”.

Si tratta di un momento in cui alcune delle figure più importanti della clownterapia in Italia si aprono a una intervista/dialogo che li interroga sul piano umano e professionale. Moderato dal dott. Roberto Spinelli, psicoterapeuta che per l’occasione svolgerà la funzione di giornalista, l’incontro cercherà di far conoscere al pubblico chi sono davvero questi esseri umani che hanno scelto nella vita di ricoprire il ruolo del clown dottore.

L’incontro, infatti, vedrà la partecipazione di Ginevra Sanguigno (Clown One Italia), Rodrigo Morganti (Fondazione Dottor Sorriso), Rodolfo Matto (Teniamoci per Mano), Roberto Flangini (Federazione Nazionale Clown Dottori) e Sonia Pifferi (VIP Italia), con un contributo speciale dello statunitense Michael Christensen, pioniere del clown in corsia a livello mondiale, cittadino onorario di Monte San Giusto.

Christensen, fondatore nel 1986 di Big Apple Circus Clown Care®, ha avviato uno dei primi e più importanti programmi strutturati di clown ospedalieri negli Stati Uniti. Il suo esempio ha ispirato una rete internazionale di operatori che oggi portano il sorriso nei reparti pediatrici di molti paesi.

Attraverso domande e testimonianze l’incontro approfondirà la dimensione più intima e reale del mestiere del clown dottore – tra fragilità personali, scelte di vita, fallimenti e successi – togliendo simbolicamente il naso rosso per rivelare l’essere umano dietro “la maschera più piccola del mondo”.

Con ingresso libero, l’iniziativa è rivolta ad artisti, operatori sanitari, formatori, studenti, istituzioni e a chiunque voglia conoscere più da vicino il valore sociale e relazionale di questa professione.

Domenica 5 ottobre alle ore 14:30 al Pala Coface Cirkus è in programma il workshop-laboratorio “Donne dell’altro mondo, in azione!”, condotto da Ginevra Sanguigno, clown umanitaria, attrice e formatrice, che nel 2000 ha fondato insieme al celebre Patch Adams e a Italo Bertolasi l’associazione Clown One Italia. Da oltre vent’anni Ginevra porta il sorriso in ospedali, orfanotrofi e campi profughi di tutto il mondo, diffondendo l’idea del clown come samurai gentile che crea pace e connessione.

Da 25 anni, l’associazione Clown One Italia prosegue il progetto sociale Clown One International ispirandosi al suo fondatore Dott. Patch Adams, si impegna in missioni umanitarie e progetti di intervento sociale in paesi in guerra e in altre situazioni di grave emergenza sociale. Da più di quindici anni si dedica ai giovani in progetti di educazione al volontariato nelle scuole italiane e in altri progetti di formazione per educatori e personale sanitario. www.clowns.it

Accanto a lei ci sarà la giornalista e scrittrice Antonella Barina, firma di Repubblica, che dialogherà con Ginevra a partire dal suo libro Donne dell’altro mondo (ed. Manni), dedicato a nove protagoniste di umanità ed eccezionale coraggio. L’incontro intreccerà laboratorio esperienziale e racconto-testimonianza, creando uno spazio unico di condivisione e ispirazione.

Nel programma formativo del Festival anche due workshop organizzati dalla FNC – Federazione Nazionale Clown Dottori, specificamente dedicati a chi opera, o desidera operare, nel campo della formazione e della relazione d’aiuto attraverso l’arte del clown.

Sabato 4 ottobre, dalle 17:30 alle 19:30 nella palestra della scuola primaria, è in programma “L’Arte del Sostegno: Competenze chiave per il Tutor di Palestra Clown”, a cura di Roberto Flangini. Un incontro teorico-pratico rivolto a clown e formatori attivi nella gestione delle palestre clown, basato sulla pedagogia del clown, il role play, il peer to peer e le tecniche del mental coaching, per rafforzare l’efficacia dei percorsi formativi attraverso l’intelligenza emotiva.

Domenica 5 ottobre, dalle 12:00 alle 14:00 nella palestra della scuola primaria, sarà invece la volta di “Oltre il velo delle parole – L’Arte delle Emozioni”, condotto da Fabio Ambrosini. Un workshop aperto a tutti, centrato sulla riscoperta del legame tra corpo, mente ed emozioni, per imparare a leggere la realtà con occhi nuovi e rinnovare il senso del proprio agire quotidiano attraverso il sentire profondo.

Le iscrizioni sono gestite direttamente dalla Federazione Nazionale Clown Dottori, con maggiori informazioni che si possono richiedere al numero 3515922989

 

Condividi: