È mia convinzione personale, e credo lo sia di molti, che tra le soddisfazioni più gratificanti della nostra vita, specie quando la parabola della stessa, già percorsa, è abbastanza avanzata, siano da annoverare le conquiste della stima, della fiducia e dell’amicizia di una larga fascia del nostro prossimo. Sono anche convinto che raggiungere questi significativi traguardi non sia estremamente difficile: basta agire con serietà, impegno e volontà. Molte volte si riesce a destare ammirazione ed anche simpatia. Quando la persona si eleva al di sopra della normalità per le sue non comuni attitudini artistiche, culturali, sportive, o altro, allora le precitate qualità si sublimano e gli conferiscono notorietà e fama presso tutti i ceti sociali. Se poi nel personaggio si riscontrano anche genuinità, sincerità, umanità e gentilezza, allora il riconoscimento diventa universale. Ecco, quindi, che si è creato un simbolo, un mito e oggi una icona che siamo disposti non solo ad ammirare ma anche ad amare. Ebbene credo di essere nel vero affermando che “Moira Orfei” abbia ricoperto e ricoprirà ancora oggi il ruolo dell’artista che è riuscita a conquistare il cuore di tantissimi: piccoli, adulti, uomini e donne, con la sua arte, la sua originalità, il suo sorriso, la sua bellezza totale, la sua comunicativa. (Dalla prefazione di Armando Pagliara)